LA MEDIAZIONE FAMILIARE COME CULTURA POSITIVA DEL CONFLITTO | Video intervista alla dottor.ssa Rossella Cosentino, Vicepresidente dell’Associazione Cri. Me. Leg.

Nel cammino della propria vita si susseguono molti “capitoli”, i quali presentano i protagonisti amati da sempre oppure nuovi personaggi che colorano quelle pagine con la propria presenza. Non solo: ciò che arricchisce il percorso esperienziale di ogni individuo è anche l’assenza, la separazione da ciò che si comprende non essere più il proprio posto di appartenenza.

Un passo difficile, che richiede coraggio e molto spesso associato ad un’evoluzione negativa. In realtà, la risoluzione di un conflitto può avvenire anche nella piena collaborazione di entrambe le parti coinvolte e l’Associazione Cri. Me. Leg., organizzazione no profit presente sul territorio di Cosenza, aiuta coloro che ad essa si rivolgono, in modo che tale risoluzione positiva possa avvenire.

In particolare, l’Associazione si occupa di Criminologia, Mediazione e cultura della legalità, e nella nostra intervista con la vicepresidente, la dottor.ssa Rossella Cosentino, viene evidenziato come l’Associazione ponga interesse per la Mediazione familiare, intesa come “cultura positiva del conflitto”, quindi nel dare il maggiore aiuto possibile ad una coppia nella fase della separazione (prima, durante e/o dopo).

Rossella Cosentino (vicepresidente Cri. Me. Leg.)

Il mediatore familiare, opportunamente formato nelle conoscenze in ambito giuridico, psicologico e sociale, segue il percorso di mediazione, ovvero di cercare un accordo per le parti (sposati o conviventi) e risolvere le problematiche relazionali e/o concrete, organizzative.

Naturalmente, tale figura professionale non si sostituisce ai profili professionali quali psicologi o avvocati ma si associa alla loro attività. Uno dei primi consigli dati dal mediatore familiare, infatti, consiste nella consultazione di un avvocato, in modo da avere dei chiarimenti dal punto di vista legale per procedere nella separazione; allo stesso modo, viene consigliato l’intervento di un psicologo qualora si manifestasse l’esigenza. 

La mediazione familiare è riconosciuta a livello nazionale, come specifica la vice presidente, dalla legge n°54 del 2006, recante disposizioni per la separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli. In particolare, nell’articolo 155 sexies del codice civile, si evidenzia la possibilità del giudice, qualora ne ravvisi la necessità e l’assenso da parte dei coniugi, di inviare la coppia in mediazione, in modo da determinare un accordo che tuteli in modo particolare i bisogni materiale e morale dei figli.

La mediazione familiare, quindi, è un valido supporto riconosciuto, il quale può essere anche richiesto in completa autonomia dalle coppie che vivono un periodo di conflittualità. A tale proposito, la vice presidente rende noto che l’Associazione Cri. Me. Leg. effettua un primo incontro di consulenza gratuita per tutti coloro che ne avessero bisogno.

L’intervista termina con il messaggio di speranza da parte della vice presidente che si rivolge soprattutto a coloro che vivono una conflittualità in una relazione oppure in famiglia. Un conflitto deve essere vissuto in maniera costruttiva, considerando che dove c’è una fine, c’è sempre un nuovo inizio, una nuova realtà che aspetta di essere vissuta!

Patrizia De Luca

 

 

 

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

L’importanza della figura del mediatore familiare

Un post condiviso da Il Sileno · Rivista (@rivistailsileno) in data:


 

 

 

 

Informazioni su Patrizia De Luca

Dopo il raggiungimento del diploma scientifico, ha conseguito la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, con tesi sperimentale in biologia cellulare, e l'abilitazione all'esercizio della professione di farmacista. Inoltre, ha conseguito il master di II livello in Economia e gestione dei servizi sanitari presso l'Università di Roma "La Sapienza". Grazie alla passione per la docenza, si occupa di tutoraggio presso centri studi e doposcuola privati ed è discente al Dipartimento di Didattica della Musica presso il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.