Nasce il primo viaggio interattivo nella Divina Commedia in sette secoli di storia dell’arte

Nell’ambito delle digital humanities, nasce la prima applicazione multimediale che utilizza la visualizzazione dei dati per raccogliere, catalogare e far interagire le opere d’arte dedicate alla Divina Commedia con i versi del Sommo Poeta. Dopo il premiato “Codice Atlantico” di Leonardo Da Vinci, un altro innovativo progetto che applica la data visualization nel campo delle digital humanities realizzato dall’agenzia milanese The Visual Agency.

 

Un progetto inedito che unisce arte, letteratura e tecnologia, mettendo in relazione, per la prima volta in un’unica applicazione, il mondo letterario e artistico della Divina Commedia, facendo interagire con i canti del Poema una vasta collezione di opere d’arte ispirate al capolavoro di Dante Alighieri. Dal sito divinecomedy.digital parte un viaggio virtuale nel mondo medievale della Commedia dantesca attraverso la visualizzazione interattiva di circa 1.000 capolavori di artisti (da Sandro Botticelli a Joseph Anton Koch) che negli ultimi sette secoli hanno interpretato nell’arte le oltre 400 scene descritte dal Sommo Poeta nella sua Opera. In occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, The Visual Agency – società italiana tra le prime al mondo nei servizi per la data visualization e l’information design – ha ideato e sviluppato un’applicazione innovativa che permette agli utenti di approfondire e scoprire autonomamente l’intero corpo delle opere artistiche collegate e ispirate alla Divina Commedia, delineando così il mitico immaginario ad essa collegato.

 Il portale bilingue (Italiano e Inglese) divinecomedy.digital organizza le opere attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale,  e le raggruppa nelle tre Cantiche, quindi nei cerchi, cornici e sfere, infine per singoli canti (a ciascun canto corrispondono da 3 a 6 scene). Seguendo questo ordine, l’utente può soffermarsi sulle singole scene, analizzare nei dettagli le opere corrispondenti, mentre una voce narrante recita i versi relativi a quella parte della scena.  

 L’utente può anche segnalare all’applicazione un’opera mancante di una specifica scena e consultare le fonti o visualizzare altre opere dello stesso autore. Il sito è consultabile anche su tablet e mobile, con accesso gratuito e diretto, senza alcuna registrazione.

 «La missione della nostra agenzia, specializzata nelle metodologie di digital humanities, è quello di rendere più accessibile a tutti il ricco patrimonio culturale e i capolavori italiani, – spiega Matteo Bonera, Creative Director di The Visual Agency – utilizzando la data visualization come uno strumento analitico ed esplorativo, capace di proiettare una nuova luce su questo lavoro di straordinaria complessità e raffinatezza».

Al progetto, iniziato nel marzo 2020 e terminato a fine maggio 2021, ha lavorato un team di 16 persone tra ricercatori, designer e developer, impegnati sui fronti della ricerca documentale, della progettazione e dello sviluppo.

Con sedi a Milano e Dubai, The Visual Agency, fondata nel 2012 da Paolo Guadagni, e tra le realtà più rilevanti al mondo nella visualizzazione dei dati e nella comunicazione della complessità, collabora con Paolo Ciuccarelli, direttore del Center for Design al College of Arts, Media and Design della prestigiosa Northeastern University di Boston.

 

«L’introduzione alla conferenza “Humanities+Design” del 2010 al MIT affermava che imparare dal design della comunicazione e dall’interaction design e’ vitale per la ricerca umanistica del XXI secolo; credo che lo stesso valga per l’information design e la data visualization: abbiamo molto da imparare da chi affronta il digitale e i dati con un approccio umanistico. – ha commentato il prof. Paolo Ciuccarelli – Un confronto che pratichiamo ormai con continuità e che arricchisce la capacità progettuale anche sui fronti più analitici».

In quasi 10 anni di attività sono stati numerosi i premi internazionali ottenuti da The Visual Agency per le sue visualizzazioni: tra i più recenti, il Webby Awards per la “Best Data Visualization of the Year” e il Golden Novum Design Award per la categoria “Sustainable Design of the Year”, entrambi conferiti per il pluripremiato progetto sul Codice Atlantico (www.codex-atlanticus.it), che raccoglie la digitalizzazione dei 1.119 fogli di Leonardo da Vinci, un esempio di applicazione dell’information design nelle digital humanities.

 The Visual Agency è tra le prime società al mondo specializzate in data visualization e information design. Fu fondata nel 2012 con la missione di aiutare i propri clienti a comprendere e comunicare dati e informazioni complesse usando tecniche di visualizzazione dei dati e information design all’avanguardia. The Visual Agency lavora per clienti nazionali ed internazionali come Allianz, Barilla, Campari, Despar, Eni, Luxottica e UNICEF.

 

Matilde Lanciani

 

 

 

 

 

Informazioni su Matilde Lanciani

Matilde Lanciani nasce a Macerata nel 1998. Dopo la maturità scientifica, consegue la laurea triennale in Beni Culturali indirizzo storico-artistico presso l'Università degli Studi di Perugia con una tesi dal titolo "L'alfabeto del secondo preraffaellismo a Roma. Alma Tadema e l'Esposizione Internazionale del 1883", un estratto della quale viene pubblicato a febbraio 2020 sulla rivista Archeomatica 3, dedicata alle nuove tecnologie applicate ai Beni Culturali. Ha acquisito esperienza nel settore attraverso una serie di tirocini formativi presso il Labirinto della Masone (Parma), la Fondazione Ranieri di Sorbello (Perugia) e la Diocesi di Ascoli Piceno con il progetto "Chiese Aperte: sulle vie del Romanico ascolano". Ha svolto l'attività di giornalista per un quotidiano online marchigiano e come giornalista freelance per la rivista italiana Artribune e Art Style Magazine. Attualmente è iscritta al corso magistrale di Beni Culturali presso l'Università di Firenze. Collabora come redattrice al progetto “Storiarte” e “Discovering Italia” come referente per la Regione Marche. L’interesse per la sceneggiatura è culminato nella selezione del corto #AUPASSODATE, realizzato con i membri dello staff Maviro, per il festival Internazionale del Cinema di Cefalù 2021, così come il corto “90sFlaw2”, interamente autoprodotto, risulta vincitore del Festival IncontrArti 2020 di MAB Firenze.
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