Poesia come salvezza

In un periodo complesso come questo, in cui le restrizioni ci obbligano a tenerci lontani dagli affetti più cari, la poesia assurge un ruolo di primo piano nel debellare la tristezza. Come viandante che attinge a piene mani alla fonte rigenerante dopo un lungo cammino, il lettore può distillare essenza dalla linfa vitale dei versi. Il poeta diviene strumento eccelso per scoprirsi integri, per ricomporre parti di sé obliate dal tempo, per specchiarsi in frammenti che parlano in verità.

La poesia, dunque, non può esser considerata complesso disegno ma mezzo mediante il quale sopperire alla sofferenza e leggersi dentro. Ove il deserto giace dentro, senza possibilità di esser terreno fertile, è necessario lasciarsi avvincere dalla somma beltà che essa emana.

Per chi desidera approcciarsi al poetare e immergersi in una lettura che possa, immediatamente, bussare alle pareti del cuore, sento di consigliare tre poeti.

Anne Sexton

  1. Anne Sexton
    Animo in tumulto come fiume in piena, fragile e dal cuore sensibile, ella raccontò del femminile senza remore e con estremo coraggio. Là ove i poeti classici hanno narrato di una donna angelica, dalla chioma aurea, la voce simile a miele e l’indole buona, Anne Sexton si rende vessillo del vero, mostrando come anche le femmine sono esseri reali, coloro che commettono errori e sono animate da passione e desiderio. I suoi versi sono un connubio di verità e dramma, dolore e ironia, sensualità e fervore. Il femminismo si esplicita nella sua forza verbale, portando alla luce una donna in cui identificarsi.

     

    Franco Arminio

  2. Franco Arminio
    Tra i poeti più conosciuti nel panorama italiano, egli riesce a trasportare il lettore in una dimensione altra, ove scorgere piena bellezza. I versi di Arminio cadono leggeri nel cuore per sedimentare, poi, in un terreno fertile di speranza. Attribuisce valore al paese, come soltanto un antropologo riesce a fare. Narra dei propri sentimenti con la delicatezza di un fiore sotto a un temporale.Ma, soprattutto, conduce verso un mondo atavico, culla primordiale di una società che, da esso, ha molto da imparare.

    Elvira Sastre

  3. Elvira Sastre
    La raccolta poetica di Sastre può essere concepita come lettura necessaria per il periodo complesso che stiamo vivendo: serba gli elementi di cui abbiamo bisogno per lenire gli affanni. Siamo un corpo abituato alla ferita: il lockdown, le zone rosse, gli spostamenti vietati hanno prodotto lontananze su lontananze.Gli affetti sembrano distanti come luna da contemplare, pare di abbracciare le nuvole, di non avere un cielo stellato in cui specchiarsi. Elvira Sastre è poeta nuda: si spoglia delle sue incertezze e le restituisce al lettore con nuova intensità. È come scavare nei meandri più reconditi della mente: qualcuno apre il cuore e lo ricuce, lo spezza e lo ricompone.Racconta del dolore della lontananza, della perdita, della lotta tra volere e dovere. Gli amori fragili, privi di una struttura solida, vagano indisturbati in quel suo castello polveroso, echi di fantasmi che si impossessano degli spazi buoni. Ella è espressione degli innamorati di oggi: sono come pianta divelta dal fazzoletto di terra, incapace di creare nuove radici.

Con la speranza che tali poeti possano allietarvi, vi auguro una buona lettura. E, inoltre, vi esorto a non abbandonare mai i versi: sono essenziali per guardare attraverso.

Lorenza De Marco


Fonte immagini:

  • Wikipedia;
  • https://www.facebook.com/franco.arminio.1

Informazioni su Lorenza De Marco

Laureata in Lettere e Beni culturali, attualmente è iscritta al corso di Filologia Moderna presso l’Università della Calabria.
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