L’ospite di questa nostra nuova intervista è l’archeologa – scrittrice Eliana Iorfida, le cui prime parole portano con sè una filosofia che da tempo viene seguita ma difficilmente praticata: l’uguaglianza tra i popoli.
L’archeologa, infatti, ha avuto modo di sperimentare in prima persona l’accoglienza dei popoli orientali, per i suoi lavori in Siria, Egitto ed Israele. Proprio da queste esperienze e le sensazioni provate nei luoghi citati, ella ha trovato ispirazione per la stesura di due libri: il romanzo “Sette paia di scarpe”, vincitore del Premio Letterario Nazionale Rai “La Giara” del 2014; nonché il romanzo “Antar”, vincitore del Premio internazionale città di Castrovillari del 2018.
L’archeologa afferma di essere rimasta molto colpita dalle numerose similitudini che ha riscontrato nelle culture di questi popoli, le quali richiamano la nostra stessa cultura passata, come un ritorno al proprio sé originario. La scoperta di sé, dunque, il filo conduttore anche del suo nuovo libro “Il figlio del mare”, pubblicato dalla Pellegrini editore, la cui uscita non è stata bloccata neanche dalla presenza del coronavirus.
L’autrice del romanzo, definito quasi drammatico, racconta della modalità che ha portato alla realizzazione della trama con la scelta del “mare”, elemento portante della storia stessa. Tale elemento, infatti, è quello che da sempre accompagna le riflessioni, il ciclo di pensieri che si avvicendano come un susseguirsi di onde che rumorosamente si scontrano sulla spiaggia. Per tanto, non poteva che essere il mare ad accompagnare la riflessione di un giovane che ritorna alle sue origini, alla scoperta di chi sia realmente.
La sua vicenda è intrecciata a quella della madre, una ragazza madre, violata, dal carattere “elettrico”, che richiama “un’attenzione non voluta” e che riconosce nel mare il suo amante. Nel libro, quindi, sono presenti dei salti temporali che uniscono diverse generazioni; nonché la presentazione di personaggi dai caratteri molto diversi, come lo “zio Palmiro”, dalla bontà quasi paterna, rappresentante di quella tipologia di pescatori solitari ma pronti a dare il loro aiuto senza difficoltà.
Nello stesso modo, la passione della scrittrice non si è fermata neanche di fronte la pandemia, affermando che la scrittura ha accompagnato sempre le sue giornate e presto potranno essere realizzati e pubblicati nuovi progetti.
L’intervista, si chiude con il messaggio di speranza della nostra ospite, la quale invita ad un ritorno ad una dimensione passata più serena, più salubre in contrapposizione al forte stress che l’intero pianeta ha subìto. Per ottenere questo obiettivo, però, bisogna agire uniti, contribuendo anche con gesti semplici.
Patrizia De Luca
Ed ecco la video intervista ad Eliana Iorfida andata in onda, in diretta, giovedì 11 giugno 2020 sul nostro Canale YouTube “Il Sileno · Rivista divulgativa”
Dopo il raggiungimento del diploma scientifico, ha conseguito la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, con tesi sperimentale in biologia cellulare, e l’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista.
Inoltre, ha conseguito il master di II livello in Economia e gestione dei servizi sanitari presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Grazie alla passione per la docenza, si occupa di tutoraggio presso centri studi e doposcuola privati ed è discente al Dipartimento di Didattica della Musica presso il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.