Da dove nasce la genuina meraviglia, il viaggio nell’ordinario per incontrarsi in altri occhi e sentirsi appartenere, nasce la poesia di Barbara Astore: un cosmo delicato e molteplice; un abbraccio che ti giunge improvviso e lascia grati e quieti.
“Seguo sognante
il gabbiano in volo –
ferma a riva”
Nei suoi haiku, «questa formula magica con la quale esprimo la vita» >, la poetessa milanese tratteggia un orizzonte sotto cui s’animano respiri, luci e silenzi. Segni e linguaggi di un’esistenza che viene a coinvolgerci – a volte nitida ed illuminante, altre tumultuosa e fragile – perconcederci possibilità d’arricchirla con la nostra; consapevoli che, tanto nella composizione quanto nelle sue differenti letture, l’haiku ci lascia un dono: quell’attimo di carpita essenza per dimenticare sé stessi ed abbracciarsi con il Tutto. Spontaneamente.
“Gira il mondo
su un perno di stelle.
Noi, saltimbanchi”
Così, tessendo quegli attimi di luce essenziale, l’haijin 1 riesce ad attribuire voce ad istanti altrimenti inesprimibili.
“Cade la foglia
come Piombo e Piuma
e mi somiglia”
E quando quella voce ci giunge, attraverso la fissa struttura dell’haiku 2, diviene offerta d’un caleidoscopio d’immagini e stagioni che, inevitabilmente, contribuiscono al dipanarsi delle nostre realtà dentro cui, rintracciare il simile, è una promessa di speranza per restare uniti.
Pubblichiamo di seguito, per i lettori de Il Sileno, un breve florilegio dell’autrice:
Semi di stelle –
e un frullo d’ali
sotto la luna
Ultimo quarto –
mi siedo al tuo fianco,
traduco ombre
Tocco di luna –
la quercia e il fiume
si annodano
Banchi di nebbia
trafitti dal mattino –
la nave salpa
Viene al mondo
la pena con la gioia –
la vita vive
Il vento sfiora
la schiena del mare –
la barca dorme
Passi di piombo
sulla via del mattino
quando te ne vai
Lego attimi
di luce essenziale –
un giorno breve
Mirko Morello G.C.
Barbara Astore nasce a Milano nel 1970. Poliedrica artista per estro e passione; scopre la poesia giapponese ai tempi dell’università grazie ad un collega. Da allora comprime ed espande tutto il suo mondo interiore nella complessa bellezza di 17 sillabe.
Bibliografia di riferimento:
B. Astore, Come piombo e piuma, Agrigento, MME, 2019
(versione digitale gratuita consultabile qui)
Dopo svariati tentativi d’emergere con l’editoria tradizionale è diventato un fiero sostenitore del self publishing e dell’editoria digitale (Magazine Morello Edition) che gli ha permesso, a tutto tondo, di dar sfogo alla sua maestria creativa e di aiutare altri giovani artisti a far emergere la propria voce.
Ha raccolto la propria attività poetica nel volume “Per incontrarsi nel tempo”. Il meglio della sua produzione in prosa è esperibile ne “Il baule del migrante”: ampia opera poliedrica compo-sta da 29 racconti brevi, varie illustrazioni digitali e 3 volumi di poesie eteronime.
Notes:
- Letteralmente; cantore, poeta (di haiku). ↩
- Mini decalogo dell’haiku: peculiarità e variazioni ↩