Il Medioevo è il termine con il quale si indica quel periodo della storia europea posto tra l’era antica e quella moderna, cioè dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e conclude con la scoperta dell’America (1492).
Nei secoli passati questo arco di tempo veniva detto periodo dell’oscurantismo, mentre oggi tale definizione è storicamente superata. La fase iniziale del Medioevo, fino a tutto il 1000 d. C., viene chiamata Alto Medioevo, seguito poi dal Basso Medioevo. Nel Medioevo tutta l’Europa occidentale subiva l’influenza della Chiesa Cattolica Romana e il papa esercitava un potere maggiore di quello del sovrano. L’importanza della religione è testimoniata dalle cattedrali, dai monasteri e dalle chiese parrocchiali che sorsero numerosissime in tutta l’Europa, prima improntate sullo stile romanico (che usava largamente l’arco a tutto sesto e la copertura a volte), poi a quello gotico (caratterizzato dall’impiego dell’arco a sesto acuto). I castelli ancora presenti in tutta Europa ricordano che questa fu l’epoca del feudalesimo. Durante il Medioevo i territori incolti dell’Europa vennero colonizzati e trasformati in terre coltivabili o in pascoli, da cui gli uomini traevano tutto il loro sostentamento. Misurate secondo il metro tradizionale, le città medioevali erano piuttosto piccole e formate in gran parte da basse abitazioni di legno. Le uniche costruzioni in materiali più pregiati e duraturi erano quelle religiose.
L’Alto Medioevo fu la definizione che gli eruditi del Rinascimento diedero al periodo che seguì la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, una difficile fase di transizione per tutta l’Europa. Quest’epoca vide il progressivo sgretolamento di tutte le antiche istituzioni, ma pose le premesse per l’affermazione di una civiltà nuova, basata sui valori del cristianesimo. L’indebolimento degli eserciti romani posti a difendere i confini vacillanti dell’Impero permise a numerose onde barbariche come i Goti, i Vandali, gli Unni di riversarsi su tutta l’Europa, distruggendo e saccheggiando ciò che i Romani avevano costruito e stabilendosi definitivamente in molti dei paesi conquistati. Da sud gli Arabi e le altre popolazioni islamiche sferravano senza tregua i loro attacchi, i Sassoni devastavano l’Europa orientale, e dai pesi scandinavi i Vichinghi vennero ripetutamente con le loro lunghe navi, razziando tutte le coste occidentali e spingendosi fino alla Sicilia e alle coste dell’Italia meridionale. Grandi personalità come quella di Carlo Magno, di Alfredo d’Inghilterra, di Ottone I di Germania cercarono di porre freno al progressivo “imbarbarimento” dei costumi, ricreando intorno a loro un’atmosfera di studi e di culture che, pur attingendo al patrimonio classico, assorbiva anche gli apporti positivi dei popoli nuovi. La chiesa contribuì notevolmente all’opera di conservazione delle tradizioni antiche. Nei monasteri si continuò a leggere e a scrivere e grazie a questo infaticabile lavoro fu possibile salvare alcuni degli antichi testi e continuare a studiarli e a ricopiarli. Distrutti i monasteri e le chiese di una regione, restavano sempre abbastanza vestigia altrove perché i missionari incominciassero tutto da capo, una volta che il peggio era passato. Nelle umili celle dei monaci irlandesi si insegnava ancora il greco, quando ormai questa lingua era quasi completamente scomparsa dall’Europa. A quell’epoca il livello di civiltà dell’Impero d’Oriente era molti più alto di quello d’Occidente. Verso la fine dell’XI secolo ebbe inizio un lungo periodo di rinascita. Si scoprì molto della perduta cultura greca e su queste basi fu edificato un modo di vivere più fecondo.
Nel Basso Medioevo, a partire dal XII secolo, si svilupparono i Comuni, città del governo autonomo, dove le corporazioni dei mercanti e degli artigiani potevano vivere sottraendosi sempre più al controllo dei signori, dei preti e monaci. Su questo periodo intermedio incombette in molte zone dell’Europa l’ombra minacciosa della carestia e della peste. Entro il XIII secolo la produzione di generi alimentari non riusciva a far fronte all’incremento demografico e la Morte Nera (la peste), nel 1348- 49 e anche successivamente, uccise numerose persone. Superate queste tremende avversità, subentrò una fase di grandi cambiamenti. Gli studiosi cominciarono ad abbandonare le antiche convenzioni che nessuno, prima di allora, aveva osato mettere in dubbio. Durante il Rinascimento, si assistette al fiorire di una nuova concezione della vita che segnò l’inizio della storia moderna.
Patrizia De Luca
Foto:
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Dopo il raggiungimento del diploma scientifico, ha conseguito la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, con tesi sperimentale in biologia cellulare, e l’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista.
Inoltre, ha conseguito il master di II livello in Economia e gestione dei servizi sanitari presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Grazie alla passione per la docenza, si occupa di tutoraggio presso centri studi e doposcuola privati ed è discente al Dipartimento di Didattica della Musica presso il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.