#iorestoacasa | Dieci film da vedere durante la quarantena

Stiamo vivendo giorni pesanti, si parla di quarantena come se fossimo all’interno di uno zombie movie o di un Blockbuster catastrofico. Ogni tanto è bene fuggire dalla realtà e magari anche dai social, possibilmente dopo aver letto questo articolo.

Ho scelto dei film che dovrebbero essere semplici da reperire, sia sulle varie piattaforme, ma anche in DVD o addirittura in qualche passaggio in chiaro in TV. Tranquilli, non è mia intenzione darvi dei titoli di film apocalittici o sul tema. Tutt’altro: quello che seguirà sarà un decalogo di pellicole utili ad annebbiare provvisoriamente la latente angoscia che questa situazione ci sta portando.


1. Navigator, di Randal Kleiser – Stati Uniti d’America 1986

Cult anni ’80, come tanti altri, precursore del blasonato Strangers Things. Un ragazzino inciampa nel 1978 e si rialza nel 1986: ufo, alieni e viaggi nel tempo. Cosa chiedere di più? Ah sì! Sara Jessica Parker, la Carrie di Sex and the city ad inizio carriera, qui nel ruolo di una giovanissima infermiera, e poi colonne sonore fantastiche, indelebili dall’immaginario comune. Sogni ad occhi aperti in pratica. Bello per i bimbi di oggi ma soprattutto per i bimbi di ieri.

 

2. Scream. di Wes Craven – Stati Uniti d’America 1996

Non uno, bensì tutta la quadrilogia completa: Wes Craven fa esplodere il suo cinema in uno spettacolo autoreferenziale ed ironico, crea bombe di tensione e le disinnesca al punto giusto in uno black humor gradevole e raffinato. Ambientazione ed atmosfere impossibili da resistere per qualsiasi geek. Sono ben 4 film, per un viaggio
all’interno di un mondo che mescola magistralmente realtà e fantasia. Precorre i tempi e lo fa bene.

 

3. Io e Annie, di Woody Allen – Stati Uniti d’America 1977 

Una storia d’amore bislacca, ironica e distaccata che preferisce l’ironia ed il sarcasmo al romanticismo. Il talento di Woody Allen e della sua musa Diane Keaton in una pellicola che ha fatto la storia, che diverte e fa anche riflettere. Torna il meta-cinema in diverse occasioni ma soprattutto è un film che potremmo definire interattivo; la quarta parete viene rotta più volte da un Woody Allen nevrotico ed irresistibile che rende lo spettatore un altro protagonista del film, il suo psicoanalista.

 

4. Stand by Me – Ricordo di un’estate, di Rob Reiner – Stati Uniti d’America 1986

Torniamo agli anni ‘80: si vede che mi piace il periodo vero? Ebbene sì, sono i film della mia infanzia, cult che mi hanno appassionato e che non ho mai dimenticato. Sono viaggi che ti acchiappano e che ti mollano solo durante i titoli di coda, lasciandoti con quella piccola sensazione di vuoto e malinconia.

Un ristretto ma ben caratterizzato gruppo di adolescenti degli anni ’50 parte per un’insolita ricerca: trovare il cadavere di un giovane sfortunato. Non lasciatevi ingannare dall’incipit, la storia è più profonda ed il tema centrale è l’amicizia. È impossibile non rispecchiarsi in quei personaggi. Dalla mani di Stephen King un cult intramontabile.

 

5. Poltergeist – Demoniache presenze, di Tobe Hooper – Stati Uniti d’America 1982

Dalla mente di Steven Spielberg passando per le mani di Tobe Hopper, capolavoro che supera di gran lunga il remake di qualche anno fa. Una bimba viene rapita dal suo televisore. La famiglia dovrà fare i conti con “fenomeni paranormali incontrollabili” (omonimo film che consiglio di vedere off post). Horror e Fantasy si mischiano in un’atmosfera intensa e profonda che ti avvolge davvero a tre dimensioni, se non a 4 o a 5! Da guardare, perché si fugge dalla realtà e ci si tuffa in un mondo altro, sublime e divertente.

 

6. A.I. – Intelligenza artificiale, di Steven Spielberg – Stati Uniti d’America 2001

Stanley Kubrick immagina un Pinocchio 2.0, Steven Spielberg lo costruisce. Un bimbo robot scopre e non accetta la sua vera natura, vorrebbe essere umano ma il viaggio è lungo e la società non gli gioca a favore.
Visionario, malinconico e ben interpretato, il percorso del nostro protagonista ci fa fare il tifo per lui, ci commuove anche se siamo difronte ad una pellicola fantascientifica che Spielberg alleggerisce con sapiente sensibilità.

 

7. Jackie Brown, di Quentin Tarantino – Stati Uniti d’America 1997

La macchina da presa di Tarantino filma l’arresto della hostess Jackie Brown, in verità trafficante di denaro sporco per conto del socio Ordell Robbie, che è pronto ad ucciderla pur di non farsi incastrare dalla sua testimonianza. Una sequela di personaggi surreali ma ben delineati animati da attori del calibro di Robert De Niro, Samuel L Jackson, Pam Grier e il compianto Robert Forster. Tensione a palla, musiche azzeccate, film rivalutato di Quentin Tarantino che forse è appunto tra i migliori della sua filmografia. Il tempo scorre come il sangue in ogni suo film.
Perché non vederlo? Devo aggiungere altro?

 

8. Fuoco cammina con me, di David Lynch –  Stati Uniti d’America 1992

Ammetto: qui ci sono andato giù pesante. David Lynch, folle Talento immaginifico.
Un pittore che disegna mondi con delle entrate così surreali che per varcarle hai bisogno di più chiavi. Ma le porte che apri conducono ad altre entrate ed il viaggio è infinito. Andiamo nello specifico: stiamo parlando del film prequel della seria Twin Peaks e del suo mistero “Chi ha ucciso Laura Palmer?” Qui scopriamo chi era davvero questa bionda ragazza della porta accanto. Era davvero una vittima innocente? Quali fantasmi del passato o del futuro intrecciavano il suo percorso? Il tempo in Lynch è relativo. Vedersi questo film implicherà la scoperta o riscoperta dei 30 episodi della serie originale, più i 18 della Réunion del 2017 che è stata descritta dai Cahiers du Cinéma come il film più bello del decennio. Insomma, il viaggio è lungo ma pare che di tempo ne abbiamo.

 

9. The Wolf of Wall Street, di Martin Scorsese , Stati Uniti d’America 2013

Anni ‘80, New York: la scalinata al successo del broker Jordan Belfort sale direttamente proporzionale alla sua vita piena di corruzione ed eccessi. Parabola discendente, divertente, violenta ed anche, se vogliamo, erotica di un genio della finanza. Firmata da Martin Scorsese che qui tira fuori una freschezza quasi inedita, interpretata da un DiCaprio in splendida forma che ha mancato l’oscar per un pelo.
Poi c’è lei: Margot Robbie. Che altro dire? Ah sì, il cameo sonoro di Umberto Tozzi con il suo brano “Gloria”, non dico dove e quando… scopritelo voi!

 

10. Da grande, di Franco Amurri – Italia 1987

Film che segna un caso nella cinematografia italiana ed internazionale: la storia di un bambino che per una serie di cause si ritrova ad essere un quarantenne la rincontreremo anche in Big con Tom Hank. Sembrerebbe un remake ma non è così. I film sono usciti quasi in contemporanea, ci sono varie leggende in merito ma evito di approfondirle. Ciò che va detto, invece, è che Da Grande è un film delicato e semplice, forse la migliore interpretazione di Renato Pozzetto; ogni bimbo ci si rispecchierà ed ogni adulto un po’ bimbo lo amerà.

 

Questi sono alcuni dei film che consiglio, ce ne sarebbero a migliaia! Magari ne parleremo più in là.

Intanto, buone visioni!

Gianluca Sia

Informazioni su Gianluca Sia

Film-maker calabrese, laureato sia in DAMS (laurea triennale) che in Linguaggi dello spettacolo del cinema e dei media (laurea magistrale). Regista, sceneggiatore, attore… In una parola: sognatore!
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