Una breve e malinconica lettera firmata “L. Cohen”, trascinata su di un ritmo in 3/4 e lo sfondo di una melodia in La minore. Famous blue raincoat (testo e traduzione a fine articolo – ndr) è la sesta traccia di Songs of Love and Hate (1971), terzo album del poeta e cantautore canadese Leonard Cohen, scomparso nel 2016. L’album, come i primi due che l’hanno preceduto Songs of Leonard Cohen (1967) e Songs from a Room (1969) con i quali costituisce una sorta di trilogia, fu accusato di essere deprimente. Sylvie Simmons, biografa dell’artista, a tal proposito scrive:
“canzoni di dolore e disgusto per sé stesso declinate in infinte varietà: un gobbo, un’immolazione, un cornuto, un suicida, un aborto, arti spezzati, un cielo nuvoloso e uno scrittore finito […] che si sente incapace di sollevare la mano per riportare il mondo in vita tramite la scrittura”.
Un compito difficoltoso, quello di scrivere, eppure per Cohen rappresentava una necessità, un modo per capire la vita e definirla nei limiti di brevi ma profondi versi. Suzanne Elrod, compagna dell’artista negli anni ’70, disse:
“Forse la parte più difficile – ciò che consente al lavoro di risplendere o ti fa risplendere attraverso il lavoro – è lo spogliarsi, essere solo quello che sei veramente, [e] dare una misura al pathos, chetare le meschinità quotidiane e smetterla con il senno di poi, agire e basta”.
E così, anche quella che all’apparenza sembrerebbe una semplice lettera ad un ipotetico rivale in amore, diventa il ritratto di un uomo solo che tenta di gestire un lungo periodo di depressione, del quale rimane l’immagine di un vecchio e “famoso” impermeabile blu lacerato da una spalla. Nelle note di commento al suo Greatest Hits (1975), in riferimento al famoso impermeabile, Cohen dichiara:
“A quei tempi avevo un ottimo impermeabile, un Burberry comprato a Londra nel 1959. Elizabeth – una ragazza che l’artista aveva conosciuto e corteggiato nel capoluogo britannico, riporta la Simmons – diceva che assomigliassi a un ragno quando lo indossavo. […] Certo quando decisi di togliere l’imbottitura aveva un aspetto molto più eroico quando lo appendevo ed emanava una certa gloria dopo che le maniche sfilacciate vennero riparate con un po’ di pelle. Tutto si sistemò. Sapevo ancora come vestirmi bene a quei tempi. [L’impermabile] venne rubato nel loft di Marianne a New York all’inizio degli Anni Settanta. Non è che lo indossassi molto in quei tempi”.
Il testo della canzone-lettera è piuttosto enigmatico, benché l’autore sembrerebbe essere puntuale nel fornire informazioni spazio-temporali di un passato soggiorno newyorkese, in un’intervista del settembre del 1994 per Q Magazine dichiara: “non ero mai [stato] soddisfatto, non avevo mai veramente azzeccato il testo, ho sempre sentito che c’era qualcosa di poco chiaro in quella canzone”.
Nello stesso 1994, in un’intervista per la BBC, aggiunge:
“Il problema [di ‘Famous Blue Raincoat’] è che ho completamente dimenticato con chi fosse il triangolo amoroso. Che fosse il mio è certo. Ho sempre avvertito la presenza di un uomo invisibile che seduceva la donna con cui stavo; ora, se fosse un uomo vero o un’invenzione della mia mente, non ricordo. Ho sempre pensato di giocare quel ruolo nella relazione di un’altra coppia o che ci sarebbe stata una figura di quel tipo in relazione al mio matrimonio. Non mi ricordo bene (ma avevo questo sospetto che ci fosse sempre un terzo partito, a volte io, a volte un altro uomo, a volte un’altra donna)”.
Dunque, è impossibile risalire alle identità dei protagonisti del triangolo amoroso: chi siano Jane e l’uomo dall’impermeabile blu, uguale a quello che il cantautore aveva sfoggiato per tutti gli anni ’60, non ci è dato saperlo; eppure la lettera si conclude con “Sincerely, L. Cohen”, lasciando pensare che sia proprio Cohen stesso ad aver subito l’affronto. Affronto, al quale reagisce con quella che si potrebbe dire Connivenza. Roland Barthes, nei suoi Frammenti di un discorso amoroso, definiva la connivenza, in relazione alla gelosia e al tradimento, in questi termini:
“Il soggetto s’immagina di stare parlando dell’essere amato con una persona rivale, e questa immagine, curiosamente fa nascere in lui un senso di complicità. Colui/colei con cui io posso tranquillamente parlare dell’essere amato, è colui/colei che lo ama quanto me, come me: è il mio simmetrico, il mio rivale, il mio concorrente (la rivalità è questione di posizione). […] Io coincido con l’Immagine e al contempo con questo secondo specchio che riflette ciò che io sono (sul volto del rivale io leggo la mia paura, la mia gelosia”.
Complicità e rivalità: “my brother, my killer” (“mio fratello, mio assassino”). Jane, oggetto della cotesta, è paragonata a Lili Marlene – protagonista della celebre canzone di inizio ‘900 – si fa attendere, quasi cinematograficamente, alla stazione dal proprio amante, che disilluso ritorna a casa a mani vuote. Qui che si compie lo specchiamento tra marito e amante: “she was nobody’s wife” (“non era più moglie di nessuno”); ma il primo rassicura il secondo della sua piena passività qualora volesse riprovarci: “Your enemy is sleeping, and his woman is free” (“il tuo rivale sta dormendo, e la sua donna è libera”).
La canzone si conclude con il ritornello, nel quale ritorna l’ambigua frase “That night that you planned to go clear” (“Quella notte che decidesti di dire la verità/di essere sincero, chiaro”), quel “to go clear” è da collegare alla ricerca spirituale che Cohen compie sul finire degli anni ’60, come membro della setta religiosa di Scientology, nella quale aveva ottenuto il riconoscimento di “Grade IV – Release”, raggiungendo lo stato “clear”, uno dei livelli più alti del percorso di sviluppo energetico-intellettuale proposto dalla “chiesa”. Conferma del riferimento allo stadio “clear” di Scientology in un’intervista, nella quale il cantautore alla domanda «Mi può dire se ho ragione nel ritenere che il suo verso “Sei mai arrivato a ‘Clear’?” di “Famous Blue Raincoat” [Dall’album Songs of Love and Hate] fosse un riferimento Scientology», racconta:
“Sì, lo era. Mi sono interessato a Scientology. Da ragazzo mi sono interessato a un sacco di cose e Scientology fu una di quelle. L’interesse non è durato molto. […] Non era per niente male. So che è disprezzata. Non so come sia l’organizzazione oggi, ma sembra avere i residui politici di tutte le organizzazioni grandi, in crescita. Ma fui sorpreso nel vedere quanto fossero bene organizzati gli studi. Me ne sono interessato”.
L’uomo dall’impermeabile blu e “L. Cohen” sembrerebbero condividere anche questa esperienza, e allora ci si domanda se il cantautore non abbia scritto questa canzone-lettera per sé stesso, forse per gestire tensioni e paure di coppia. In conclusione, di fronte a così tanti dubbi, ci si rende conto che sono proprio questi a rendere la canzone uno dei capolavori del cantautore, sicuramente uno dei suoi migliori “autoritratti”, considerando l’insistente autobiografismo che attraversa interamente la sua produzione artistica. Riproposta in numerose versioni, quella di Jennifer Warnes – per lungo tempo corista di Cohen – è sicuramente tra le più belle; esiste anche una versione italiana della canzone, La famosa volpe azzurra, tradotta da Fabrizio De André e Sergio Bardotti per la voce di Ornella Vanoni, contenuta nell’album Ricetta di donna del 1980.
Maria Claudia Leone
Famous blue raincoat (Testo e Traduzione)
It’s four in the morning, the end of December
Sono le quattro di mattino, la fine di dicembre
I’m writing you now just to see if you’re better
Ti sto scrivendo adesso solo per sapere se stai meglio
New York is cold, but I like where I’m living
New York è fredda, ma mi piace dove vivo
There’s music on Clinton Street all through the evening
C’è musica in Clinton Street per tutta la serata
I hear that you’re building your little house deep in the desert
Ho sentito che stai costruendo la tua piccola casa nel profondo deserrto
You’re living for nothing now
stai vivendo per niente ora
I hope you’re keeping some kind of record
spero almeno che tu stia prendendo nota di questo
Yes, and Jane came by with a lock of your hair
Sì, e Jane venne con una ciocca dei tuoi capelli
She said that you gave it to her
disse che gliel’avevi data
That night that you planned to go clear
Quella notte che decidesti di essere sincero
Did you ever go clear?
Sei mai stato sincero?
Ah, the last time we saw you you looked so much older
Ah, l’ultima volta che ti abbiamo visto sembravi più vecchio
Your famous blue raincoat was torn at the shoulder
Il tuo famoso impermeabile blu era strappato sulla spalla
You’d been to the station to meet every train
Sei stato alla stazione per incontrare ogni treno
You came home without Lili Marlene
E sei tornato a casa senza Lili Marlene
And you treated my woman
E hai trattato la mia donna
To a flake of your life
Come una scheggia della tua vita
And when she came back
E quando è tornata indietro
She was nobody’s wife
Non era la moglie di nessuno
Well I see you there with the rose in your teeth
Bene, ti vedo lì con una rosa tra i denti
One more thin gypsy thief
Un altro esile ladro zingaro
Well I see Jane’s awake
Beh, vedo che Jane s’è svegliata
She sends her regards
Ti manda i suoi saluti.
And what can I tell you my brother, my killer
E che posso dirti, fratello mio, mio assassino
What can I possibly say?
Cosa posso mai dirti?
I guess that I miss you, I guess I forgive you
se non che mi manchi, penso di perdonarti
I’m glad you stood in my way
Son contento tu mi abbia ostacolato.
If you ever come by here, for Jane or for me
Se mai passerai da queste parti, per Jane o per me
Well your enemy is sleeping, and his woman is free
Beh il tuo nemico starà dormendo, e la sua donna è libera.
Yes, and thanks, for the trouble you took from her eyes
Sí, e ti ringrazio, per averle levato quel turbamento dagli occhi
I thought it was there for good so I never tried
Pensavo sarebbe stato lí per sempre e non ci ho nemmeno mai provato
And Jane came by with a lock of your hair
E Jane è passata e aveva una ciocca dei tuoi capelli
She said that you gave it to her
Ha detto che gliel’hai data
That night that you planned to go clear
Quella notte che decidesti di essere sincero
Sincerely, L. Cohen
Cordialmente, L. Cohen
Bibliografia:
- Simmons, Sylvie. I’m your man. Vita di Leonard Cohen. Cesena/Roma, Caissa Italia Editore, 2013;
- Barthes, Roland. Frammenti di un discorso amoroso, Einaudi, 1979. Traduzione di Renzo Guidieri;
- http://testicanzoni.mtv.it/testi-Leonard-Cohen_1023/traduzione-Famous-Blue-Raincoat-296578.
Foto:
- http://www.leonardcohen.it/discografia/songs-of-love-and-hate/;
- https://it.wikipedia.org/wiki/File:Leonard_Cohen_2107.jpg;
- http://www.leonardcohen.it/discografia/songs-from-the-road/.
Laureata al DAMS dell’Università della Calabria, con una tesi sul lavoro di indagine folklorica della cantautrice e artista cilena Violeta Parra. Attualmente iscritta al corso di laurea magistrale in Scienze storiche della medesima università.