“In viaggio con Dante” di Marinella Vitale: omaggio al Poeta Sommo nel VII centenario dalla morte

Il valore eterno della Poesia, che quando è autentica non teme il tempo e gli ostacoli della Storia, ma, anzi, trova in essi ulteriore alimento alla sua fiamma inestinguibile: è questo, forse, il tema più vero del nuovo libro di Marinella Vitale “In viaggio con Dante”, uscito in occasione del VII centenario dalla morte del Poeta più grande della Letteratura italiana – e forse mondiale.

Vitale si mette alla prova con il Poeta della “selva oscura”, dell’amore punito e inarrestabile tra Paolo e Francesca, dell’Ulisse – tanto caro a da Primo Levi, con la sua fame tutta umana di “canoscenza”; ma anche con il vate meno conosciuto che canta le figure eteree di Pia de’ Tolomei e Piccarda Donati, e la loro storia di donne violate; o con il Dante della Vergine Maria, che chiude in bellezza le tre Cantiche in un afflato splendente di Grazia. L’autrice, senza mai staccarsi dal testo e dalla critica ufficiale, sa trarne spunti infiniti d’attualità – che non tralasciano i temi della violenza di genere o del rapporto controverso dell’uomo con la Natura. Allo stesso tempo, il testo intreccia legami forti con l’interiorità e il percorso personale di ogni essere umano nella Storia, che il cammino di Dante simboleggia: trovano spazio, in questo viaggio letterario, i temi Danteschi della nostalgia e della superbia umana, ed è eloquente il riferimento conclusivo al messaggio cristiano di pace lanciato ripetutamente da Papa Francesco. Ogni riflessione di Vitale si pone in doppia relazione con l’Opera e con il momento presente, e la selva si identifica facilmente con l’intricato momento storico segnato dalla pandemia. É un periodo in cui innegabilmente le nuove tecnologie ci sono d’aiuto e, come per la pubblicazione precedente, l’autrice se ne avvale: l’idea del volume nasce, infatti, da una serie di post sulla vita e sull’Opera del Poeta della Commedia, pubblicati da Vitale fra gennaio e maggio 2021. Da essi prenderà forma un’opera densa di riferimenti puntuali, che insegna, fra l’altro, ancora una volta, l’uso costruttivo che è possibili fare dei canali social. Attingendo alla migliore storiografia e alle fonti accreditate, ma con l’abituale tono colloquiale, Marinella Vitale si riconferma capace di creare attorno alla Poesia un senso vero di comunità: un aiuto valido a superare momenti sicuramente difficili per tutti, attraverso una scrittura che è mezzo di condivisione e di cura dell’anima e che, come direbbe Dante, è di per sé un augurio forte “a riveder le stelle”.

Giulia De Sensi

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