La notte degli Oscar: Le conferme, le sorprese e i discorsi dei vincitori

La notte più importante del mondo cinematografico, con i premi più ambiti dagli addetti ai lavori, si è conclusa alle prime luci dell’alba di lunedì 10 febbraio con alcune sorprese tra le statuette assegnate.

Una kermesse molto elegante e sobria, a tratti forse prevedibile e noiosa, quella che ha tenuto incollati allo schermo milioni di telespettatori. Sul red carpet hanno sfilato attori, attrici e accompagnatori elegantissimi e bellissimi come sempre, ma a differenza degli anni passati la classicità l’ha fatta da padrona in quasi tutti gli outfit sfoggiati.

L’unica nota di colore degna di essere citata è stata quella del regista Spike Lee, che ha indossato un completo viola e oro con il numero 24 stampato come omaggio alla star del basket Kobe Bryant, scomparsa di recente in un incidente con il suo elicottero.

Passando ai vincitori delle famose statuette dedicate alle performance attoriali, anche qui non ci sono state grandi novità, e la premiazione è risultata un copia e incolla dei precedenti BAFTA, Golden Globe e altri premi minori.

Infatti a sbaragliare la concorrenza e a giudicarsi i premi sono stati Joaquin Phoenix come miglior attore nel film Joker, Renée Zellweger come Miglior Attrice per il ruolo principale in Judy, Brad Pitt come Miglior Attore non protagonista in C’era una volta…a Hollywood di Quentin Tarantino e Laura Dern come Miglior Attrice non protagonista nel film Storia di un Matrimonio.

Come largamente annunciato e come era ampiamente prevedibile, il Joker di Phoenix ha convinto proprio tutti, scavalcando colleghi come Antonio Banderas, Leonardo Di Caprio, Jonathan Pryce e Adam Driver

Stesso discorso per il ritrovato Brad Pitt che ha portato a casa la statuetta “soffiandola” a veterani di Hollywood come Al Pacino, Joe Pesci e Anthony Hopkins.

Fin qui tutto come da copione, ma la vera rivelazione degli Oscar 2020 è stata l’incetta di premi portati a casa dalla pellicola sudcoreana Parasite, che ha vinto – tra gli altri – l’ambito titolo di Miglior Film. 

Per la prima volta nella storia degli Oscar, a vincere il premio di Miglior Film è un lungometraggio non in lingua inglese. La pellicola diretta da Bong Joon-ho ha superato il favorito 1917 di Sam Mendes che porta a casa comunque tre statuette come Miglior Fotografia, Miglior Sonoro e Migliori Effetti Speciali, e altre pellicole come The Irishman, Joker e Jojo Rabbit.

Parasite ha vinto anche come Miglior Film Straniero, Miglior Sceneggiatura Originale e soprattutto come Miglior Regista. Bong Joon-ho, grazie al suo thriller pieno di suspense e colpi di scena, l’ha spuntata su registi del calibro di Quentin Tarantino, Todd Phillips, Sam Mendes e Martin Scorsese.

Una sorpresa per tutta la produzione di Parasite e una rivalsa per l’intera Corea del Sud, come affermato da Bong joon-ho durante il discorso di ringraziamento dopo il ritiro della statuetta.

La consegna degli Oscar è sempre un palcoscenico importantissimo, al di là delle nomination e dei premiati, e viene utilizzata spesso come cassa di risonanza per lanciare messaggi sociali importanti. E sulla scia del #MeToo dello scorso anno, nel 2020 è toccato al rispetto dell’ambiente e degli animali in conseguenza dell’allarme climatico degli ultimi tempi, senza tralasciare alcune frecciatine al governo americano.

Stiamo parlando del Miglior Attore Joaquin Phoenix che sul palco ha messo in evidenza il delicato compito che ha ogni personaggio pubblico nel farsi portavoce di chi non ha voce. Continuando sull’allarme ambientale che mina l’intero globo, ha concluso il suo toccante discorso citando il prematuramente scomparso fratello River: “Corri verso la salvezza con amore e la pace seguirà”.

 

Un’elegantissima Renée Zellweger ha invece ringraziato le altre attrici in nomination con lei e si è soffermata maggiormente sul personaggio da lei interpretato, Judy Garland. Brad Pitt, dopo un’iniziale velata polemica sul senato e l’impossibilità di testimoniare di John Bolton, dedica invece la vittoria ai figli, ringraziando anche Quentin Tarantino, Leonardo Di Caprio e tutto il resto del cast e la troupe.

Dopo passerelle eleganti e discorsi toccanti si sono spenti i riflettori sulla kermesse più prestigiosa del mondo del cinema, con qualche colpo di scena e parecchie riconferme. Tutto sommato possiamo ritenerci soddisfatti del verdetto e ritornare alle nostre normalissime vite.

Federica Lucia

 


Ecco la lista completa dei vincitori:

MIGLIOR FILM

  • 1917
  • The irishman
  • Once upon a time… in Hollywood (C’era una volta a… Hollywood)
  • Little women (Piccole donne)
  • Joker
  • Jojo rabbit
  • Marriage story (Storia di un matrimonio)
  • Ford v Ferrari (Le Mans ’66 – La grande sfida)
  • Parasite

MIGLIORE REGIA

  • Sam Mendes – 1917
  • Bong Joon-ho – Parasite
  • Todd Phillips – Joker
  • Quentin Tarantino – Once upon a time… in Hollywood
  • Martin Scorsese – The irishman

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA

  • Joaquin Phoenix – Joker
  • Adam Driver – Marriage story
  • Leonardo Di Caprio – Once upon a time… in Hollywood
  • Antonio Banderas – Dolor y gloria
  • Jonathan Pryce – The two popes (I due papi)

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

  • Scarlett Johansson – Marriage story
  • Renée Zellweger – Judy
  • Saoirse Ronan – Piccole donne
  • Cynthia Erivo – Harriet
  • Charlize Theron – Bombshell (La voce dello scandalo)

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Joe Pesci – The irishman
  • Al Pacino – The irishman
  • Anthony Hopkins – The two popes
  • Tom Hanks – A beautiful day in the neighborhood (Un amico straordinario)
  • Brad Pitt – Once upon a time… in Hollywood

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • Noah Baumbach – Marriage story
  • Quentin Tarantino – Once upon a time… in Hollywood
  • Bong Joon-ho e Han Jin-won – Parasite
  • Rian Johnson – Knives out (Cena con delitto)
  • Sam Mendes e Krysty Wilson-Cairns – 1917

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

  • Todd Phillips e Scott Silver – Joker
  • Greta Gerwig – Little women
  • Anthony McCarten – The two popes
  • Taika Waititi – Jojo rabbit
  • Steven Zaillian – The irishman

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

  • Dolor y gloria – Pedro Almodovar (Spagna)
  • Bong Joon-ho – Parasite (Corea del Sud)
  • Boże Ciało – Jan Komasa (Polonia)
  • Medena zemja – Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord)
  • I miserabili (Les Misérables) – Ladj Ly (Francia)

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

  • Klaus (I segreti del Natale) – Sergio Pablos
  • J’ai perdu mon corps (Dov’è il mio corpo?) – Jérémy Clapin
  • How to train your dragon: The hidden world (Dragon Trainer: Il mondo nascosto) – Dean DeBlois
  • Missing Ling – Chris Butler
  • Toy Story 4 – Josh Cooley

MIGLIORE FOTOGRAFIA

  • Jarin Blaschke – The Lighthouse
  • Roger Deakins – 1917
  • Rodrigo Prieto – The irishman
  • Robert Richardson – Once upon a time… in Holywood
  • Lawrence Sher – Joker

MIGLIORE SCENOGRAFIA

  • Dennis Gassner e Lee Sandales – 1917
  • Lee Ha-jun e Cho Won-woo – Parasite
  • Barbara Ling e Nancy Haigh – Once upon a time… in Hollywood
  • Bob Shaw e Regina Graves – The irishman
  • Ra Vincent e Nora Sopková – Jojo rabbit

MIGLIORE MONTAGGIO

  • Andrew Buckland e Michael McCusker – Ford v Ferrari
  • Tom Eagles – Jojo rabbit
  • Jeff Groth – Joker
  • Thelma Schoonmaker – The irishman
  • Yang Jin-mo – Parasite

MIGLIORE COLONNA SONORA

  • Alexandre Desplat – Little women
  • Hildur Guðnadóttir – Joker
  • Randy Newman – Marriage story
  • Thomas Newman – 1917
  • John Williams – Star Wars: The rise of Skywalker (Star Wars: L’ascesa di Skywalker)

MIGLIORE CANZONE

  • I Can’t Let You Throw Yourself Away (Randy Newman) – Toy Story 4
  • (I’m Gonna) Love Me Again (Elton John, Bernie Taupin) – Rocketman
  • I’m Standing With You (Diane Warren) – Breakthrough (Atto di fede)
  •  Into the Unknown (Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) – Frozen II (Il segreto di Arendelle)
  • Stand Up (Joshuah Brian Campbell, Cynthia Erivo) – Harriet

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

  • Matt Aitken, Dan DeLeeuw, Russell Earl e Daniel Sudick – Avengers: Endgame
  • Greg Butler, Dominic Tuohy e Guillaume Rocheron – 1917
  • Leandro Estebecorena, Nelson Sepulveda-Fauser e Stephane Grabli e Pablo Helman – The irishman
  • Roger Guyett, Neal Scanlan, Patrick Tubach e Dominic Tuohy – Star Wars: The rise of Skywalker
  • Andrew R. Jones, Robert Legato, Elliot Newman e Adam Valdez – The Lion King (Il Re Leone)

MIGLIOR SONORO

  • David Giammarco, Paul Massey e Steven A. Morrow – Ford v Ferrari
  • Tom Johnson, Gary Rydstrom e Mark Ulano – Ad Astra
  • Todd Maitland, Tom Ozanich e Dean Zupancic – Joker
  • Christian P. Minkler, Michael Minkler e Mark Ulano – Once upon a time… in Hollywood
  • Mark Taylor e Stuart Wilson – 1917

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

  • David Acord e Matthew Wood – Star wars: The rise of Skywalker
  • Alan Robert Murray – Joker
  • Wylie Stateman – Once upon a time… in Hollywood
  • Donald Sylvester – Ford v Ferrari
  • Oliver Tarney e Rachael Tate – 1917

MIGLIORI COSTUMI

  • Mark Bridges – Joker
  • Jacqueline Durran – Piccole donne (Little Women)
  • Arianne Phillips – Once Upon a Time… in Hollywood
  • Sandy Powell e Christopher Peterson – The Irishman
  • Mayes C. Rubeo – Jojo Rabbit

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA

  • Vivian Baker, Anne Morgan e Kazuhiro Tsuji – Bombshell
  • Rebecca Cole, Naomi Donne e Tristan Versluis – 1917
  • Kay Georgiou e Nicki Ledermann – Joker
  • Paul Gooch, Arjen Tuiten e David White – Maleficent: Mistress of Evil (Maleficent: Signora del Male)
  • Jeremy Woodhead – Judy

MIGLIOR DOCUMENTARIO

  • For Sama (Alla mia piccola Sama) – Waad al-Kateab ed Edward Watts
  • The Cave – Feras Fayyad
  • Edge of Democracy (Democrazia al limite) – Petra Costa
  • American Factory (Made in USA – Una fabbrica in Ohio) – Steven Bognar e Julia Reichert
  • Medena zemja – Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

  • In the Absence – Yi Seung-jun
  • Learning to Skateboard in a Warzone (If You’re a Girl) – Carol Dysinger
  • Life Overtakes Me – Kristine Samuelson e John Haptas
  • Louis Superman – Smriti Mundhra e Sami Khan
  • Walk Run Cha-Cha – Laura Nix

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

  • Ikhwène – Meryam Joobeur
  • Nefta Football Club – Yves Piat
  • The Neighbors’ Window – Marshall Curry
  • Saria – Bryan Buckley
  • Une sœur – Delphine Girard

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

  • Dcera – Daria Kashcheeva
  • Hair Love – Bruce W. Smith, Matthew A. Cherry e Everett Downing Jr.
  • Kitbull – Rosana Sullivan
  • Mémorable – Bruno Collet
  • Sister – Sigi Song

(Fonte : http://www.ottoetrenta.it/rubriche/nerd30-oscars-2020-lista-vincitori-academy-awards/)

Informazioni su Federica Lucia

Ironica e solare, amo la radio, il cinema e la TV. Oltre a cuffie e microfono l'altra mia grande passione è la scrittura. Guardo, ascolto e leggo qualsiasi cosa mi capiti a tiro e mi piace scriverne da un punto di vista differente e personale.
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