FAVOLE & SEGNI | Rubrica “L’Emergente”

Chi racconta sa perfettamente che l’immagine è l’anima camaleontica della parola. La linfa inesauribile della nostra immaginazione. E il lavoro artistico di Eva Naccari spesso si fa bussola per verbalizzare sulla carta quei sogni fluttuanti e non ben definiti che alimentano lo scrigno immaginifico della nostra fantasia, conferendo loro concretezza e praticità, favole e segni per riraccontarci il quotidiano.

«Lavoro per aiutare gli altri a tradurre e ordinare visivamente informazioni e idee. Vedo nella semplicità un valore aggiunto che mi consente, durante un progetto, di utilizzare pochi elementi al fine di mettere in luce quel che è necessario, puntando soprattutto sulla sintesi compositiva e l’armonia dei colori».

Un’armonia che attinge alle meraviglie dell’infanzia. Più che una sintesi, è un incanto compositivo.
«Nelle librerie cerco di mimetizzarmi tra i bambini per scoprire, indisturbata, nuovi libri illustrati; liberare una favola diversa per continuare a sognare».
Narrazione immediata d’una miscellanea d’emozioni e ricordi; ogni illustrazione genera un legame visivo che disancora il cuore per ricondurlo a felicità sopite. Tempi e luoghi sui quali si dispiega come una mappa a ripercorrere tappe e incontri di una vita che smette di ripetersi medesima alle sue ferite e torna genuina e in viaggio.

Passeggiando Agrigento

«Le mappe sono proprio come le bandiere. Mi piace il fatto che, con poche forme e colori, siano la sintesi di un’identità».
Quell’identità che spesso ci scivola via come una cartolina dai diari ma che sa ancora di gomme da cancellare e vecchie matite, di un bicchiere di vino da una terrazza sul mare, di pagine illuminanti da un libro paterno riscoperto in cantina e di tutte le strade che abbiamo percorso masticando zucchero filato e malinconia, nuvole bianche ed orizzonti.

Saluti da… Agrigento

Saluti da… Monreale

Saluti da… Noto

Saluti da… Messina

«Non sempre illustro cose che hanno una vera corrispondenza con quello che mi circonda, ma quando avviene credo sia semplicemente un modo per conoscerle e capirle meglio. Ad un certo punto del mio percorso ho realizzato che quello che facevo da sempre (e cioè disegnare), se indirizzato in modo diverso, poteva trovare un’applicazione più concreta. Fare l’artista non rientrava nelle mie corde, ma allo stesso tempo non volevo rinunciare alla possibilità di comunicare attraverso il disegno. Forse per questa ragione ho visto nell’illustrazione il linguaggio più incline alla mia personalità. E, in buona sostanza, penso che ogni racconto sia, al contempo, una forma di comprensione e comunicazione anche se avviene per immagini».

È una lettera che ti riporta a casa dove, una volta ancora, gettando via tutte le domande, l’unica risposta possibile che rimane è un’esistenza da prendere così: esuberante e giocosa, da bimbi curiosi.

Mirko Morello G.C.

 


Ritratto fotografico dell’artista

Pillola Biografica:

Eva Naccari nasce e vive ad Agrigento, città in cui ha fatto ritorno dopo aver conseguito il Diploma di Laurea di II livello in Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Graphic designer e illustratrice freelance, collabora attivamente con tipografie e realtà locali del settore.

Informazioni su Mirko Morello Gallo Cassarino

Dopo svariati tentativi d'emergere con l'editoria tradizionale è diventato un fiero sostenitore del self publishing e dell'editoria digitale (Magazine Morello Edition) che gli ha permesso, a tutto tondo, di dar sfogo alla sua maestria creativa e di aiutare altri giovani artisti a far emergere la propria voce. Ha raccolto la propria attività poetica nel volume "Per incontrarsi nel tempo". Il meglio della sua produzione in prosa è esperibile ne "Il baule del migrante": ampia opera poliedrica compo-sta da 29 racconti brevi, varie illustrazioni digitali e 3 volumi di poesie eteronime.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.