Musica, Teatro, Poesia, Tradizioni, nella città vecchia di Rose (Cosenza) | ALARICO IL MUSICAL TORNA IN SCENA

L’ANFITEATRO COMUNALE ABBRACCIA IL RITORNO DEL RE 

Si accendono i riflettori sul ritorno di Alarico il Musical domenica 4 Ottobre 2020 nell’anfiteatro adiacente al Castello Comunale.

Dopo quasi due anni dalla prima messa in scena (15 febbraio 2019) la storia si ripete.

Alarico è la serata conclusiva della “Settimana della Cultura” del comune di Rose. Nel discorso introduttivo di Mario Palermo e del Sindaco di Rose l’Ing. Barbieri, è stato ricordato nella prima vigilia della sua prematura scomparsa in un tragico incidente stradale, il ballerino Alessandro Algieri. Un tassello doloroso per familiari, amici e per tutto il cast dello spettacolo di Alarico che lo hanno conosciuto, amato e apprezzato.

L’anfiteatro di questo piccolo borgo calabrese ha accolto ed ospitato tutto il pubblico in totale sicurezza. All’ingresso era presente personale per la misurazione della temperatura, inoltre i posti erano distanziati come la nuova normativa prevede e tutti, personale compreso, munito di mascherina.

Lo Spettacolo è diretto dal regista Attilio Palermo, con le coreografie di Ilaria Dima, Simona Ammirato, Mario Palermo e Sara Mola; musiche di Luigi Morrone.

Le restrizioni e le difficoltà di questo periodo non hanno fermato il nuovo debutto del musical che rispetto allo scorso anno è stato rivisitato ed accorciato. Hanno creato una “suite” dello spettacolo stesso. In scena si sono esibiti sette artisti, di cui tre erano i cantanti attori e quattro i ballerini. 

Una magnifica esecuzione quella del personaggio di Alarico interpretato da Luca Ziccarelli. La sua bellezza e la sua bravura sono stati l’accoppiata vincente per il buon risultato del lavoro. Ad affiancarlo, anzi a “tormentarlo” c’era il piccolo, ma immenso Mirko Iaquinta nel ruolo dell’imperatore Onorio. Una miniatura esplosiva di bravura e simpatia, una follia la sua che ha incantato e catturato l’attenzione e la risata del pubblico.

Da sinistra: Alarico (Luca Ziccarelli), Onorio (Mirko Iaquinta) e Roma (Francesca Olia).

La voce più soave dello spettacolo è stata quella di “Roma” interpretata da Francesca Olia, una performance canora impeccabile, gli applausi a scena aperta non sono certo mancati alla sua interpretazione e alla sua voce da brivido. 

A questo ristretto, ma valido cast attoriale si sono affiancati ballerini di qualità e professionalità indiscussa, Sara Diano, Fabiola de Rose, Alessandro Ruffo e Daniele Paldino. La loro passione e determinazione è completamente emersa durante la rappresentazione. 

Una delle cose più commoventi è ciò che è emerso durante lo svolgimento dell’opera, l’emozione di tornare in scena era talmente forte che è stata quasi palpabile, la voglia di ricominciare si è manifestata in tutta la sua completezza.

Una serata piena di trepidazione dall’inizio alla fine.

Uno spettacolo che parla di una storia, la storia che tocca da vicino la città dei Bruzi, la vita sofferta di un grande condottiero, di un grande Re, che con suo immenso rammarico (come si vede anche durante l’interpretazione teatrale) non muore in battaglia come avrebbe desiderato, ma con una banale influenza.

Alarico rimane uno dei più misteriosi e preziosi personaggi della storia Calabra, proprio come il suo tesoro che probabilmente ancora giace sul letto del fiume Crati e Busento.

Cristina Aiello

 

Immagini: 

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