La vita in tutto il mondo è cambiata. Inaspettatamente, dopo la celebrazione di un nuovo anno ricco di speranze e di nuovi propositivi, il 2020 ha visto la venuta preponderante di un virus che ha portato l’essere umano a riconsiderare il suo modo di vivere.
Il richiamo dell’hashtag conosciuto “#iorestoacasa” è diventato oramai uno stile di vita con cui ogni individuo si è trovato a combattere giorno dopo giorno. L’uomo, però, non si è arreso: per sua natura, egli rappresenta l’emblema dell’adattamento, una capacità che fin dal principio ha permesso la sua sopravvivenza anche negli ambienti più difficili per il suo sostentamento. La sua vita, quindi, non si è fermata ma continua in modo diverso rispetto alle modalità adottate precedentemente. Per esempio, sono cambiate le modalità di lavoro, effettuato ora a distanza, cosi come il modo di interagire tramite social.
Siamo arrivati a chiederci fino a che punto la vita può essere cambiata per le limitazioni imposte dai numerosi decreti. In particolare, come possano essere coltivate e sviluppate le arti all’interno delle mura di casa. Per tale motivo, è stata tenuta l’intervista al tenore Antonino Giacobbe, un artista calabrese che ha descritto come svolge le sue attività in questo periodo difficile per chi, come lui, ha reso l’arte il centro del suo lavoro.
Antonino Giacobbe (tenore)
Un giovane tenore, che già in tenera età amava cantare dei brani con l’uso di un “cavatappi”, si è diplomato in canto lirico presso il conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza, frequentando anche l’Università della Calabria per ottenere la laurea in Lingue e Culture moderne.
Ha partecipato a numerosi progetti musicali, come l’opera di Giovanni Paisiello “Nina, o sia Pazza per amore” nel ruolo del Pastore e “America, il sogno di Antonio”. Inoltre, è diventato docente presso il Liceo musicale paritario di Catanzaro Lido. Come si evince dall’intervista (video a fine articolo – ndr), Antonino ha continuato a credere nelle sue capacità artistiche ed ha partecipato al primo Concorso lirico Virtuale della Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins, arrivando sul podio del suddetto concorso. Un progetto nuovo nel campo della lirica che ha riscosso molto successo ed è stato piacevolmente seguito dai partecipanti e da coloro i quali hanno sostenuto i partecipanti stessi fino alla fine.
Antonino, quindi, ha preso parte a questa nuova iniziativa, non lasciando, però, i suoi studenti che segue con attenzione attraverso l’utilizzo delle piattaforme online, grazie alla quali effettua le sue video lezioni. Il passaggio al mondo del web, infatti, come lui stesso ha affermato, non è stato un cambiamento traumatico, poiché nelle video lezioni individuali, effettuate per ogni singolo studente, i suoi discenti seguono con maggior attenzione le sue indicazioni e i suoi insegnamenti. Le sue lezioni, in un susseguirsi di pratiche canore e di teoria musicale, sono anche incentrate sull’importanza della musica lirica, spingendo i suoi studenti a creare un bagaglio culturale – musicale ampio, importante per poter mantenere l’arte come lavoro nella propria vita.
Appare evidente come la musica, ancora una volta, è capace di superare le distanze, arrivando fin dove le parole (e in questo caso anche il contatto umano) non riesce ad arrivare.
Patrizia De Luca
Intervista ad Antonino Giacobbe, andata in onda sul nostro profilo Instagram @rivistailsileno, il 24 aprile 2020. Buona visione!
Foto: fonte diretta.
Dopo il raggiungimento del diploma scientifico, ha conseguito la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, con tesi sperimentale in biologia cellulare, e l’abilitazione all’esercizio della professione di farmacista.
Inoltre, ha conseguito il master di II livello in Economia e gestione dei servizi sanitari presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Grazie alla passione per la docenza, si occupa di tutoraggio presso centri studi e doposcuola privati ed è discente al Dipartimento di Didattica della Musica presso il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza.
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